Abbiamo ideato Capsula Mundi in seguito a una lunga riflessione sull’approccio che la nostra società ha verso la morte, vissuta più come un tabù da rimuovere che come un passaggio naturale della vita.
Abbiamo sentito la necessità di contribuire a un cambiamento culturale necessario per riequilibrare il nostro rapporto con questo passaggio inevitabile. Dobbiamo imparare a parlare della morte, con naturalezza, come uno dei tanti aspetti della vita, confrontandoci con altre persone e acquisendo consapevolezza.
“Parlare di morte non ha mai ucciso nessuno!”, parafrasando una frase letta più volte su Twitter,
In questa direzione, stiamo incontrando persone e organizzazioni con le quali condividiamo la stessa voglia di cambiamento e di confronto, per capire come poter “vivere la morte” con serenità e consapevolezza, come Death Cafè, Dying Matters, Let’s talk death, The Order of the Good Death, Natural Death Centre, When you die, Ending well e molti molti altri che potete incontrare sulle nostre pagine social!
La morte è un passaggio naturale e inevitabile ma per chi perde un caro il vuoto è grande. È possibile essere pronti ad affrontarla come abbiamo affrontato le decisioni e i cambiamenti delle nostre vite? È possibile compiere scelte riguardo alla morte che siano coerenti con i nostri valori e rispettino l’ambiente?
Noi viviamo rivolgendoci al domani e curando il presente. Per questo abbiamo pensato a un albero! Perché piantare e nutrire un albero è un’eredità per il futuro, il nostro piccolo contributo fatto di cura e protezione. Un gesto per combattere il cambiamento climatico e ringraziare la terra che ci ha ospitato.
Il nostro messaggio di vita.
Non è forse meglio decidere adesso come vogliamo essere ricordati, cosa vogliamo lasciare ai nostri cari e alle persone che abiteranno questo pianeta dopo di noi? Non è forse meglio riportare il nostro corpo nel ciclo della natura da dove è partito, in un cerchio perfetto in cui possa nutrire una nuova vita?
Voi che ne pensate?
